domenica, Novembre 17, 2024
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Bulgaria: il ritorno nei villaggi

La pandemia da Covid-19 ha trasformato in modo radicale le vite di
ognuno di noi. Le consuetudini sono diventate differenti ed è aumentato il
desiderio di vivere una vita più libera e sana.


Per questo motivo, negli ultimi due anni, 200.000 cittadini bulgari si sono
trasferiti dai centri urbani per andare a vivere in campagna o hanno
comprato una proprietà lontano della città per fuggire occasionalmente dal
senso di oppressione causato dalla pandemia. Secondo uno studio condotto
dall’Associazione dei Villaggi Bulgari, in alcune regioni, come Stara
Zagora e Plovdiv, la domanda di immobili supera di dieci volte la loro
offerta. I bulgari cercano in particolar modo case con cortile o ville con
giardino in complessi residenziali, dove la tranquillità e l’aria pulita,
certamente, non mancano.


Negli ultimi due anni, il villaggio di Markovo di Plovdiv, secondo i
permessi di costruzione rilasciati è uno dei luoghi più in via di sviluppo
della Bulgaria, dopo il comune di Sofia. È conosciuto come la Beverly
Hills di Plovdiv e, nonostante abbia infrastrutture e impianti obsoleti e
poveri, si sono registrati 1.300 abitanti negli ultimi due anni. Il sindaco del
villaggio Desislava Terzieva ha affermato che, malgrado questo incremento
sia una nota positiva per il territorio, causa alcuni problemi come la
mancanza di posti all’asilo e a scuola.


L’afflusso di persone che vogliono trasferirsi nel villaggio ha portato ad un
boom edilizio, tanto che nell’arco di un anno sono stati rilasciati circa 700
permessi. Secondo Alexander Ushev, direttore di un’agenzia immobiliare,
c’è un incremento del 25% delle vendite di immobili nei villaggi, ma a
causa della forte domanda, i prezzi delle case nelle zone rurali sono
aumentati tra il 20 e il 30% e sono vicini a quelli della città.

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