lunedì, Novembre 18, 2024
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Il turismo russo in Bulgaria

Secondo il Direttore dell’Istituto di Analisi e Valutazione del Turismo
Rumen Draganov, quest’anno dovrebbero venire in Bulgaria circa 50.000
cittadini russi con voli via Belgrado, Dubai e Instanbul, alcuni di loro con
proprietà in Bulgaria. Negli anni precedenti i russi che si recavano in
Bulgaria erano 550.000.

Si stima che le proprietà possedute dai russi in Bulgaria siano circa 200.000
sia sulla costa marittima, che nell’entroterra e alcune di esse sono di
proprietà di famiglie in matrimoni misti. È positivo per alcuni cittadini
russi possedere proprietà nel territorio nella situazione di guerra in cui si
trovano, in quanto la Bulgaria è una destinazione sicura ed è quindi anche
una possibilità per tutti coloro che vogliano prendere le distanze da quello
che sta accadendo in Russia. Secondo Draganov ci sono cittadini russi che
vendono le loro case per ragioni prevalentemente economiche e non per
atteggiamenti ostili dei bulgari nei confronti dei russi, al contrario, nel
territorio bulgaro si sentono più sicuri, tranquilli e stabili. Tuttavia, le
sanzioni dell’Unione Europea hanno senza ombra di dubbio un effetto
negativo su di loro per gli spostamenti. A causa del divieto dei voli, i russi
con proprietà in Bulgaria viaggiano attraverso la Turchia, che rende
sicuramente le loro visite molto più dispendiose.

Il quartiere conosciuto come “Piccola Russia” a Pomorie è desolato e
l’inclinazione è quella di vendere gli appartamenti disponibili in esso. Il
sindaco Ivan Alexiev ha affermato che non si sente più parlare russo nella
cittadina. Questa tendenza, però, è iniziata due anni fa con l’inizio della
pandemia e le conseguenti restrizioni di viaggio ed è proseguita con la
guerra in Ucraina.

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