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Bulgaria: la legge sull’energia di fonti rinnovabili

Venerdì 15 aprile il Parlamento bulgaro ha votato per approvare in prima
lettura gli emendamenti della legge sull’energia di fonti rinnovabili che
esemplificano il regime per la costruzione di impianti fotovoltaici per
l’autoconsumo. I favorevoli sono stati: il Movimento per i Diritti e le
Libertà (MRF) e i gruppi parlamentari della coalizione di governo. Invece, i
deputati del GERB-UDF si sono astenuti o hanno votato contro. Il progetto
di legge introduce l’obbligo di notifica per la costruzione pianificata di
centrali elettriche per l’autoconsumo da fonti di energia rinnovabile. I
produttori di energia rinnovabile si assumeranno di non restituire
l’elettricità generata alla rete di distribuzione.

C’è stato un dibattito in merito a questa questione. Temenouzhka Petkova,
membro del partito GERB-UDF, ha affermato che il disegno di legge è
lobbistico e deve essere ritirato e Viktoria Vassileva del partito “There Is
Such a People” afferma che le critiche sono giustificata e che i difetti
devono essere corretti prima che il progetto di legge arrivi in seconda
lettura. Vladimir Tabutov del partito “Noi continuiamo il cambiamento”,
invece, afferma che l’idea degli emendamenti proposti non è quella di
allentare i requisiti per le grandi centrali ma esclusivamente per gli impianti
fotovoltaici per l’autoconsumo nelle aree urbane. Si tratta di una rapida
misura, che permetterà a famiglie e a piccole e medie imprese di ridurre i
consumi e quindi le sue bollette elettriche.

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