Il Ministro dell’Energia Alexander Nikolov e il Vice Primo Ministro
Bulgaro e Ministro delle Finanze Assen Vassilev sono andati a Bruxelles
per discutere in merito alla sospensione delle forniture di gas alla Bulgaria
da parte della Russia e per concordare delle misure in merito. Vassilev ha
affermato dall’ufficio stampa del governo che la Bulgaria ha ricevuto un
forte sostegno da parte delle istituzioni europee in seguito al taglio delle
forniture di Gazprom alla Bulgaria. Inoltre, il Ministro delle Finanze ha
incontrato Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea
e i rappresentanti degli uffici del Consiglio Europeo e della Commissione
Euopea.
Una delle misure che saranno adottate è senza ombra di dubbio l’apertura
in Bulgaria di un centro di coordinamento regionale per la distribuzione di
elettricità e gas. Il passo successivo è l’acquisto, congiuntamente con gli
altri paesi della regione, di gas naturale. Per di più, Vassilev ha
riconfermato la volontà del suo paese di non accettare la richiesta della
Russia di pagare in rubli per la fornitura di gas, sottolineando che la
Bulgaria non ha intenzione di aprire un conto nella Gazprom Bank. A tal
proposito, la Commissione Europea ha affermato che il pagamento in rubli
sarebbe una violazione delle sanzioni contro la Russia. Il Ministro delle
Finanze ha anche evidenziato che la Bulgaria ha sempre rispettato il suo
contratto di fornitura di gas con Gazprom ma è stata proprio la
multinazionale che ha smesso di adempiere al contratto e che lo stato
bulgaro ha pagato le forniture di gas per aprile in dollari, ma il pagamento è
stato rifiutato.