Al fine di incrementare la riscossione dei contributi sociali e la riscossione
delle imposte, il governo sta avviando un progetto per incentivare i cittadini
e le aziende. La proposta consiste nell’introdurre, a partire dal 2023, un
bonus per ogni cittadino e azienda che abbia aiutato le autorità fiscali con
informazioni per accertare tasse nascoste e contributi previdenziali. Grazie
alle segnalazioni, il bonus sarà pari al 10% del reddito aggiuntivo entrato
nelle casse dell’erario. Per incentivare le segnalazioni, lo Stato bulgaro
modificherà il Codice di Procedura Fiscale e Previdenziale, il quale regola
la procedura di accertamento dei debiti fiscali. Tale misura, però, secondo
gli esperti, potrebbe portare al caos legale, alle vessazioni e al blocco
dell’amministrazione fiscale. Per di più, potrebbe bloccare il lavoro
dell’amministrazione e andare in contro a false segnalazioni.
L’implementazione di tale incentivo su segnalazione di imprese e cittadini
è contenuta nel pacchetto di misure anticrisi e i dettagli sono attesi in
autunno con l’introduzione del pacchetto di leggi fiscali con la
preparazione del bilancio 2023.
Al momento, le autorità fiscali accettano le segnalazioni di violazioni
fiscali e previdenziali, solo se conformi alle norme del Codice di Procedura
Amministrativa, cioè in forma non anonima e se le violazioni da parte di un
cittadino o un’impresa sono state commesse negli ultimi due anni.
Il rischio principale, quindi, dell’introduzione del bonus è l’invio di massa
di segnalazioni e il blocco dell’amministrazione fiscale. Attualmente, le
autorità fiscali effettuano ispezioni e verifiche secondo algoritmi specifici
ed effettuano controlli su rimborsi e compensazioni e controlli per il
confronto tra reddito e proprietà. Nel 2022, grazie a questi controlli, dal
rapporto dell’Agenzia Nazionale delle Entrata si è evinto che le autorità
fiscali hanno stabilito circa 900 milioni di BGN di passività aggiunte dopo
le verifiche.