La Direzione Generale della Polizia di Frontiera bulgara ha rivelato un marcato aumento nei tentativi dei migranti di attraversare i confini del paese durante l’estate del 2023 rispetto all’anno precedente.
Il capo della Direzione Generale della Polizia di Frontiera, il Commissario Capo Anton Zlatanov, ha presentato un dettagliato report di analisi sulle attività della Direzione nel 2023 durante un recente evento a cui hanno partecipato rappresentanti diplomatici, legislatori e funzionari del Ministero dell’Interno.
Zlatanov ha descritto il 2023 come un anno “estremamente difficile, ma anche estremamente soddisfacente” per la Polizia di Frontiera. Ha sottolineato che il 2022 è stato un periodo particolarmente impegnativo, con un numero di incidenti legati all’immigrazione illegale doppio rispetto al peggior anno del decennio precedente, il 2015.
Dati significativi dei mesi estivi del 2023 hanno mostrato un impressionante aumento del 50% nei tentativi dei migranti di attraversare illegalmente il confine rispetto all’anno precedente. Zlatanov ha enfatizzato che la Polizia di Frontiera ha dovuto scoraggiare una media di 1.500 tentativi di attraversamento al giorno.
Il rapporto ha rivelato che, sebbene ci sia stata una notevole diminuzione dei migranti illegali detenuti all’interno del paese nel 2023, la pressione migratoria lungo il confine bulgaro-turco ha continuato a crescere. Nel 2015, ci sono stati 90.315 tentativi di attraversamento, saliti a 164.536 nel 2022, e ulteriormente aumentati a 180.512 nel 2023.
Sottolineando la gravità della situazione, Zlatanov ha divulgato che dal 1° gennaio al 15 febbraio 2023, ci sono stati 8.519 tentativi di attraversare illegalmente il confine bulgaro-turco, rispetto ai 3.023 nello stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, il numero di migranti detenuti all’interno del paese durante questo periodo è aumentato significativamente da 189 nel 2024 a 640 nel 2023.
Tra le sfide affrontate dalla Polizia di Frontiera, Zlatanov ha evidenziato l’alta percentuale di posti di lavoro vacanti, con oltre 700 posizioni non occupate. Tuttavia, ha notato che erano in corso sforzi per affrontare questo problema, con un interesse crescente osservato nei concorsi per lavori all’interno della Polizia di Frontiera.