Se l’attuale ritmo di assunzione di lavoratori stranieri proseguirà, tra i 50.000 e i 70.000 cittadini di paesi terzi potrebbero entrare nel mercato del lavoro bulgaro entro la fine del 2025. Lo ha dichiarato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Borislav Gutsanov, durante una riunione della commissione parlamentare competente.
Secondo quanto riferito dal ministro, nei primi quattro mesi del 2025 è già arrivato lo stesso numero di lavoratori stranieri registrato in tutto il 2024. Il settore turistico si conferma come il principale attrattore di manodopera estera: “È evidente che una parte significativa del personale impiegato in hotel e ristoranti proviene attualmente da paesi terzi”, ha sottolineato Gutsanov.
Anche l’agricoltura e l’industria alimentare, in particolare quella conserviera, stanno registrando una crescente necessità di forza lavoro proveniente dall’estero. Il ministro ha inoltre evidenziato come in tutti i comparti produttivi le imprese continuino a segnalare difficoltà nel reperire personale qualificato.
Parallelamente, il Paese si trova a fronteggiare una situazione apparentemente contraddittoria: circa 200.000 giovani bulgari risultano inattivi, né impegnati nello studio né inseriti nel mondo del lavoro. “Abbiamo proposto – e il Consiglio dei Ministri ha approvato – un’indagine approfondita, condotta da più istituzioni, per comprendere a fondo questo fenomeno a livello individuale. È evidente che qualcosa non funziona. Non possiamo continuare a importare decine di migliaia di lavoratori stranieri mentre un numero così alto di giovani rimane ai margini. Le due dinamiche non sono compatibili”, ha dichiarato il ministro.