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Dubai: confiscata la replica del tesoro bulgaro Panagyurishte

I doganieri dell’aereoporto di Dubai hanno fermato e interrogato i membri
della delegazione bulgara per l’Expo 2021, i quali portavano nel loro
bagaglio a mano una replica del tesoro d’oro Panagyurishte. È un corredo
tracio rinvenuto dai fratelli Deikovs nel 1949 nei pressi di Panagyurishte,
cittadina della Bulgaria nord-occidentale e consiste di sette rhyta, un’anfora
ed una phiale tutti in oro a 23 carati. La replica doveva adornare il
padiglione bulgaro dell’esposizione.

Gli oggetti non erano registrati come esportazioni della dogana bulgara, ma
c’era solo una lettera sull’origine in cui diceva che non si trattava del tesoro
originale, bensì di una replica senza valore culturale. Dopo l’interrogatorio,
la dogana degli Emirati Arabi ha rilasciato una delegazione ma ha
trattenuto gli oggetti come violazione della legislazione doganale.
Sostanzialmente, negli Emirati Arabi Uniti c’è stata un’importazione
illegale di sei chili d’oro.

In una dichiarazione ai media, in un momento successivo, il Ministro
dell’Economia ha trasferito la responsabilità alla società con cui è stato
stipulato un contratto al fine di organizzare la presentazione bulgara alla
mostra: la “DZZD Bulgaria Expo”. Il contratto è stato firmato dal gabinetto
GERB quando Emil Karanikolov era ministro e secondo il contratto, la
società doveva garantire l’organizzazione generale che include la
preparazione di un concetto e l’attuazione della partecipazione della
Bulgaria alla mostra. Il Ministro dell’Economia ha assistito assiduamente
gli appaltatori nella comunicazione con le istituzioni e ha fornito le
informazioni necessarie per la buona realizzazione del progetto, ma ha
chiarito che i documenti per l’esportazione dei tesori dovevano essere
preparati, sia da un punto di vista legale che finanziario, dall’appaltatore.

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