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Cosa deve sapere un datore di lavoro prima di assumere in Bulgaria

Nel momento in cui la Bulgaria nel 2007 è entrata a far parte dell’Unione
Europea, è diventata una grande attrazione per le aziende multinazionali e
gli investitori stranieri. Questa tendenza positiva per il territorio bulgaro è
data dall’economica ma altamente qualificata manodopera e dai
consumatori “affamati”. Non è quindi sorprendente che le aziende di tutto
il mondo siano interessate a mettere le loro radici anche in Bulgaria.

Per quanto concerne i costi del libro paga dei dipendenti, oltre il salario, è
necessario che il datore di lavoro consideri degli importi obbligatori. Le
tasse sul libro paga sono coperte sia dai datori di lavoro che dai lavoratori.
Una rilevante differenza è che i contributi a carico del datore di lavoro non
influiscono sulla paga netta del lavoratore. Attualmente ammontano tra il
18,92% e il 19,62% e includono l’assicurazione sanitaria, la sicurezza
sociale, il fondo per gli incidenti sul lavoro e le malattie. Tuttavia, i
contributi salariali dei dipendenti sono defalcati dal pagamento lordo
abbassando in tal modo il salario netto. Inoltre, il reddito netto di ogni
lavoratore è tassato al 10%, il quale deve essere pagato dal datore di lavoro.
Alla fine dell’anno finanziario, che in Bulgaria inizia il 1° gennaio e
termina il 31 dicembre, il datore di lavoro ha l’obbligo di informare i
lavoratori dell’importo totale delle tasse e dei contributi pagati per loro
conto. I contributi sono salariali devono essere versati entro il 25 del mese,
presentando delle dichiarazioni dettagliate in cui ci sono informazioni sui
contributi sociali del dipendente e del datore di lavoro. Per di più, ogni
anno quest’ultimo deve presentare tutte le informazioni concernenti il
reddito annuale a fini fiscali.

Il datore di lavoro prima di assumere in Bulgaria, deve conoscere alcuni
aspetti evidenziati nel Codice del Lavoro:

  • È obbligatorio registrare i contratti entro tre giorni dalla firma;
  • Il salario minimo è di 710 BGN al mese;
  • Il numero legare di ore lavorative settimanali è di 40;
  • Ogni dipendente deve avere almeno 20 giorni di ferie annuali pagate;
  • In caso di malattia, il risarcimento è coperto dal datore di lavoro per i
    primi tre giorni. In seguito, è competenza del governo;
  • L’indennità di maternità è il 90% del reddito della persona negli
    ultimi due anni e deve essere pagata per 410 giorni.

Per quanto riguarda il reclutamento, ogni azienda che cerca di espandersi
sul territorio bulgaro deve o creare un’entità locale o scegliere una PEO
(Professional Employer Organization). L’entità locale è costosa, ma può
accelerare l’espansione di un’azienda e acquisire una certa importanza sul
mercato estero. Una PEO, invece, è una società di outsourcing che permette
alle aziende di assumere in Bulgaria senza avere una presenza fisica nel
paese. In particolare, una PEO gestisce il processo di assunzione e di
gestione dei dipendenti per conto di un’impresa, fornendo servizi di risorse
umane. Inoltre, permette ad un datore di lavoro di rispettare tutte le leggi
locali sull’occupazione.

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