Secondo Georgi Dichev, presidente della Camera dei Ufficiali Giudiziari Privati (CPB), in Bulgaria ci sono attualmente circa 120.000 debitori di età inferiore ai 30 anni. Tra questi, 4.000 hanno meno di 20 anni, 36.000 si trovano nella fascia tra i 20 e i 25 anni, e 80.000 hanno tra i 25 e i 30 anni. Questi dati provengono dal database interno della CPB, che tiene traccia di queste informazioni.
In un’intervista a BNR, Dichev ha spiegato che molti giovani contraggono debiti per finanziare viaggi all’estero o per acquistare vestiti alla moda e dispositivi tecnologici. Per affrontare il problema, la CPB ha avviato una campagna nazionale mirata a educare i giovani alla gestione delle finanze personali e del credito. L’iniziativa è rivolta principalmente a ragazzi tra i 17 e i 19 anni e partirà dal Liceo 127 “Ivan Denkoglu” di Sofia. Più di 100 scuole in tutta la Bulgaria hanno già manifestato interesse a partecipare, e la CPB intende estendere il programma al maggior numero possibile di istituti entro la fine dell’anno scolastico.
La campagna ha l’obiettivo di far comprendere ai giovani le responsabilità legate ai debiti e le conseguenze di decisioni finanziarie sbagliate. Dichev ha sottolineato l’importanza di sviluppare una cultura finanziaria fin da giovani per evitare di cadere nella “spirale del debito,” ovvero la tendenza a contrarre nuovi prestiti per ripagare quelli vecchi, che può avere conseguenze gravi a lungo termine. Ha avvertito che una cattiva gestione delle finanze può compromettere carriere e vite, esortando i giovani a informarsi e agire responsabilmente con il denaro.
Dichev ha però evidenziato che il problema dell’alfabetizzazione finanziaria non riguarda solo i giovani, ma è diffuso in tutta la società. Ha sottolineato il ruolo cruciale delle famiglie nell’insegnare ai figli pratiche finanziarie sane, che possono influenzare positivamente il loro rapporto con il denaro per tutta la vita. Se un giovane adotta un approccio spensierato al debito, vivendo alla giornata, le conseguenze possono essere dannose non solo per l’individuo, ma anche per la società nel suo complesso.
Nonostante le preoccupazioni legate ai debiti dei giovani, Dichev ha osservato che la situazione generale nel Paese è relativamente stabile. Non si è registrato un aumento significativo delle azioni di esecuzione forzata, e molti riescono a rifinanziare i propri debiti senza troppe difficoltà. Tuttavia, ha riconosciuto che una parte significativa della popolazione è ancora indebitata, un problema complesso che presenta sia aspetti positivi che negativi.
Infine, Dichev ha affrontato la crisi politica in Bulgaria, sottolineando che i continui cambiamenti nei governi ad interim e la paralisi parlamentare hanno aggravato la situazione per gli ufficiali giudiziari privati. Ha descritto l’ambiente come “senza peso” e ha spiegato che queste sfide politiche stanno rendendo il loro lavoro sempre più complicato. Ha inoltre espresso frustrazione per il populismo, criticando i politici che creano problemi con messaggi che portano a risultati negativi.